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Un Modello di AI Segreto e Collaborazioni per Imparerai
OpenAI e il suo modello segreto, Gladiatori Digitali e Robot aiutanti..
Le tue "Rations" di AI 🥫
📰 News della settimana
0.1 Strawberry, il nuovo modello (segreto) di intelligenza artificiale di OpenAI
Mentre tutti parlano di ChatGPT, il team di OpenAI è impegnato in un progetto rivoluzionario con il nome in codice "Strawberry". L'obiettivo? Creare un'intelligenza artificiale in grado di ragionare come un essere umano.
Secondo un documento interno visionato da Reuters a maggio:
Diversi team di OpenAI stanno lavorando a Strawberry
Il progetto mira a permettere all'AI di OpenAI di pianificare e navigare autonomamente su Internet per eseguire "ricerche approfondite"
Il funzionamento di Strawberry è top secret anche all'interno dell'azienda
Insomma, OpenAI sta cercando di spingere l'AI oltre i limiti attuali, verso capacità che finora sono state irraggiungibili per i modelli di intelligenza artificiale.
Q*: il predecessore di Strawberry
Prima di Strawberry, il progetto era noto come Q*. Secondo le indiscrezioni, Q* si focalizza su aspetti che mettono in difficoltà i modelli linguistici su larga scala, come calcoli e ragionamenti matematici. I documenti mostrano che Q* dovrebbe essere in grado non solo di rispondere a domande logiche e matematiche, ma anche di navigare in modo autonomo sul Web grazie a un "Computer-Using Agent" (CUA).
Per i ricercatori di OpenAI, Strawberry rappresenta una priorità assoluta. Perché? Perché potrebbe essere la chiave per raggiungere realmente livelli di intelligenza umani, se non andare ancora oltre.
Immagina un'AI che non solo risponde alle tue domande, ma pianifica attività in anticipo e risolve problemi complessi in modo affidabile. Questo è il futuro che OpenAI sta cercando di costruire con Strawberry.
Mentre il mondo si stupisce delle capacità di ChatGPT, OpenAI sta lavorando nell'ombra per portare l'intelligenza artificiale a un livello completamente nuovo. Con Strawberry, l'azienda punta a creare un'AI che non solo parla come noi, ma ragiona come noi.
Certo, il progetto è ancora in fase di sviluppo e avvolto nel mistero. Ma una cosa è chiara: il futuro dell'AI è già qui, e OpenAI è in prima linea per plasmarlo. Resta solo da chiedersi: saremo pronti per un'intelligenza artificiale che pensa come noi?
0.2 Una legge epocale per regolamentare l'intelligenza artificiale
L'AI Act, un insieme di regole di vasta portata per le aziende tecnologiche che operano nell'UE, è stato ufficialmente approvato a marzo dopo due anni di trattative. La legge vieta alcuni usi degli strumenti di AI e impone requisiti di trasparenza agli sviluppatori. Con la pubblicazione del testo completo, inizia ufficialmente il conto alla rovescia per le scadenze di conformità che le aziende devono rispettare.
Le tappe fondamentali dell'AI Act
1 agosto 2024: l'AI Act entra in vigore, 20 giorni dopo la pubblicazione del testo completo.
2 febbraio 2025: scadenza per la conformità ai divieti di utilizzo dell'AI considerati a "rischio inaccettabile", come la categorizzazione biometrica per dedurre informazioni sensibili o l'uso di strumenti di polizia predittiva in alcuni casi.
2 maggio 2025: gli sviluppatori avranno a disposizione codici di condotta che delineano i requisiti per la conformità legale, come i benchmark da raggiungere, gli indicatori di performance chiave e i requisiti di trasparenza.
Agosto 2025: i "sistemi di AI di uso generale", come i chatbot, dovranno rispettare il diritto d'autore e soddisfare i requisiti di trasparenza, come la condivisione di sintesi dei dati utilizzati per addestrare i sistemi.
Agosto 2026: le regole dell'AI Act si applicheranno in generale alle aziende che operano nell'UE.
Agosto 2027: gli sviluppatori di alcuni sistemi di AI ad "alto rischio" avranno fino a 36 mesi per conformarsi alle regole su valutazione del rischio e supervisione umana. Questo livello di rischio include applicazioni integrate in infrastrutture, occupazione, servizi essenziali come banche e sanità, e sistema giudiziario.
Multe salate per i trasgressori
Il mancato rispetto delle regole comporterà sanzioni per l'azienda responsabile, sotto forma di una percentuale del fatturato totale o di un importo fisso. Una violazione dei sistemi vietati comporta la sanzione più alta: 35 milioni di euro (circa 38 milioni di dollari), o il 7% del fatturato annuo globale.
Un nuovo capitolo per l'AI in Europa
L'AI Act rappresenta un passo epocale nella regolamentazione dell'intelligenza artificiale, con l'obiettivo di proteggere i diritti dei cittadini e promuovere un uso responsabile e trasparente di questa tecnologia. Le aziende tech che operano in Europa dovranno adattarsi rapidamente alle nuove regole, pena severe sanzioni economiche.
Resta da vedere come l'AI Act influenzerà lo sviluppo e l'adozione dell'intelligenza artificiale nel Vecchio Continente, ma una cosa è certa: l'Europa ha tracciato una linea netta, mettendo al primo posto la tutela dei diritti fondamentali. Sarà interessante osservare come le aziende tech risponderanno a questa sfida e come l'AI Act plasmerà il futuro dell'intelligenza artificiale in Europa e nel mondo.
0.3 Imparerai e Gladiatori Digitali uniscono le forze
Questa settimana ho una notizia bomba: “Imparerai” ha stretto una collaborazione con "Gladiatori Digitali", la newsletter che ti fa diventare un vero esperto di intelligenza artificiale e privacy! Ma di cosa si tratta?
"Gladiatori Digitali" è una newsletter dedicata agli appassionati di tecnologia, ai curiosi, ai giuristi, ai nerd, ai tecnici, agli studenti, agli studiosi, ai diffidenti, insomma a chiunque sia interessato a comprendere l'impatto dell'intelligenza artificiale con un occhio alla tutela dei dati personali e della privacy.
Ogni edizione di "Gladiatori Digitali" offre approfondimenti esclusivi, analisi dettagliate e discussioni su temi caldi come l’intelligenza artificiale applicata all’etica della tecnologia, privacy dei dati e molto altro.
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Restate sintonizzati per ricevere aggiornamenti sui corsi e nel frattempo, vi invito a dare un'occhiata a "Gladiatori Digitali" ed a iscrivervi alla newsletter.
0.4 Microsoft lascia il seggio di “osservatore” nel consiglio di OpenAI
Dopo aver ottenuto un seggio di osservatore nel consiglio di amministrazione di OpenAI, Microsoft ha deciso di lasciare la posizione non votante. In una lettera inviata a OpenAI martedì, Microsoft ha dichiarato di aver visto sufficienti progressi nell'azienda di AI e di avere fiducia nella sua direzione.
OpenAI ha affermato che dopo questo cambiamento non ci saranno più osservatori nel consiglio. Questo esclude probabilmente le voci secondo cui Apple avrebbe ottenuto un seggio di osservatore. "Siamo grati a Microsoft per aver espresso fiducia nel Consiglio e nella direzione dell'azienda, e non vediamo l'ora di continuare la nostra proficua partnership", ha dichiarato OpenAI in un comunicato inviato a TechCrunch.
Un nuovo approccio per informare e coinvolgere i partner strategici
"Sotto la guida del CFO Sarah Friar, stiamo stabilendo un nuovo approccio per informare e coinvolgere i partner strategici chiave come Microsoft e Apple, e gli investitori, come Thrive Capital e Khosla Ventures", ha aggiunto OpenAI.
Microsoft ha assunto la posizione di osservatore dopo che Sam Altman è stato licenziato e successivamente riassunto da OpenAI l'anno scorso, con la maggior parte del consiglio - ad eccezione del CEO di Quora Adam D'Angelo - che è stato riorganizzato.
Il nuovo consiglio di OpenAI è composto dall'ex co-CEO di Salesforce Bret Taylor, dall'ex Segretario al Tesoro Larry Summers, dal CEO di Instacart Fidji Simo, dall'ex EVP di Sony Corp Nicole Seligman, dall'ex CEO della Bill & Melinda Gates Foundation Sue Desmond-Hellmann, dall'ex capo della NSA Paul Nakasone e da Sam Altman, oltre a D'Angelo.
Dopo i cambiamenti in OpenAI l'anno scorso, alcuni ricercatori di spicco, come Andrej Karpathy e Ilya Sutskever, hanno lasciato l'azienda. Dopo la sua partenza, Sutskever ha fondato una nuova società di AI chiamata Safe Superintelligence Inc., focalizzata sul miglioramento della sicurezza dell'AI.
Microsoft possiede ancora il 49% di OpenAI
Sebbene Microsoft abbia lasciato il seggio di osservatore, l'azienda possiede ancora il 49% della OpenAI a scopo di lucro dopo aver investito quasi 13 miliardi di dollari. Questo tipo di partnership può attirare l'ira delle autorità antitrust nell'UE, secondo un rapporto di Reuters pubblicato ad aprile.
Il mese scorso, Margrethe Vestager, vicepresidente esecutivo dell'UE per la politica della concorrenza, ha dichiarato che questo tipo di investimenti non dovrebbero diventare un veicolo per le grandi aziende tecnologiche per controllare altre società.
Alex Haffner, partner per la concorrenza presso lo studio legale britannico Fladgate, ha dichiarato che Microsoft sta facendo attenzione a non attirare un maggiore controllo normativo sui suoi investimenti. "È difficile non concludere che la decisione di Microsoft sia stata fortemente influenzata dal continuo controllo sulla concorrenza/antitrust della sua (e di altri grandi attori tecnologici) influenza su attori emergenti dell'AI come OpenAI", ha detto Haffner a TechCrunch via e-mail.
In sintesi, la decisione di Microsoft di lasciare il seggio di osservatore nel consiglio di OpenAI sembra essere una mossa strategica per evitare un ulteriore controllo normativo, pur mantenendo una partecipazione significativa nell'azienda di AI. Resta da vedere come si evolverà la partnership tra Microsoft e OpenAI in futuro.
0.5 I robot di Google DeepMind passeggiano nell'ufficio grazie all'AI Gemini
Immagina un futuro in cui i robot possano capire i tuoi comandi e muoversi autonomamente negli spazi di lavoro. Sembra fantascienza? Non per il team di Google DeepMind Robotics, che ha appena dimostrato come l'AI generativa Gemini 1.5 Pro possa insegnare a un robot a navigare in un ufficio e rispondere alle istruzioni.
Per questa impresa, DeepMind ha utilizzato alcuni degli Every Day Robots, i simpatici automi che si aggiravano per gli uffici di Google prima che il progetto venisse chiuso l'anno scorso. Grazie a Gemini, questi robot hanno imparato a interagire con i dipendenti e a svolgere diverse attività nei 9.000 metri quadrati di spazio.
In una serie di video, i dipendenti di DeepMind danno comandi vocali al robot, come "portami in un posto dove posso disegnare". Il robot, con un elegante papillon giallo, risponde: "OK, dammi un minuto. Sto pensando con Gemini..." e poi conduce l'umano a una lavagna a muro. In un altro video, il robot segue le indicazioni scritte su una lavagna per raggiungere l'"Area Blu", che si rivela essere una zona di test per la robotica.
MINT e VLA: le chiavi per una navigazione intelligente
Ma come hanno fatto i robot a imparare a muoversi così bene? Il segreto sta in due tecniche: MINT (Multimodal Instruction Navigation with demonstration Tours) e VLA (Vision-Language-Action). Con MINT, i robot sono stati "accompagnati" in giro per l'ufficio mentre i ricercatori indicavano i vari punti di riferimento a voce. Poi, grazie ai modelli gerarchici VLA, i robot hanno imparato a comprendere l'ambiente e a ragionare sui comandi.
Combinando MINT e VLA, i robot sono diventati capaci di rispondere a comandi scritti, disegnati, verbali e gestuali per navigare nello spazio. E i risultati sono impressionanti: in oltre 50 interazioni con i dipendenti, il sistema di navigazione ha avuto un tasso di successo del 90%.
Questo esperimento di DeepMind dimostra il potenziale dell'AI generativa per migliorare significativamente la capacità dei robot di comprendere il linguaggio naturale e muoversi autonomamente negli ambienti reali. Chissà, magari in futuro avremo tutti un assistente robotico in ufficio, pronto a portarci una tazza di caffè o a mostrarci la strada per la sala riunioni.
🔧 AI Tools
1.1 Copilot di Microsoft ora capisce la tua terribile calligrafia
Microsoft si sta preparando ad abilitare Copilot in OneNote per leggere e analizzare gli appunti scritti a mano. La funzione è entrata in fase di beta testing alla fine del mese scorso e consentirà agli utenti di OneNote di scrivere appunti a mano utilizzando uno stilo e poi di riassumerli, fare domande o anche generare liste di cose da fare basate sugli appunti.
Conversione degli appunti scritti a mano in testo
Immagina di prendere appunti con una penna stylus su OneNote. Ora, grazie a Copilot, potrai:
Far riassumere i tuoi appunti scritti a mano
Generare liste di cose da fare basate sui tuoi appunti
Convertire la tua calligrafia in testo editabile e condivisibile
Tutto questo sarà possibile grazie ai test beta iniziati il mese scorso. Una volta attiva, la funzione sarà disponibile per gli abbonati a Copilot per Microsoft 365 e per gli utenti Copilot Pro.
Risultati promettenti, ma c'è ancora da lavorare
I test beta hanno rivelato che Copilot è già piuttosto bravo a riconoscere la scrittura a mano, convertirla in testo e interagire con essa. Tuttavia, potrebbe essere necessario ancora un po' di lavoro per migliorare la riconoscibilità, soprattutto con le calligrafie più ostiche. Anche l'AI di Samsung Galaxy ha affrontato un ostacolo simile.
Se sei un Microsoft 365 Insider e hai l'ultima versione di OneNote per Windows (build 17628.20006 o successiva), puoi testare il riconoscimento degli appunti scritti a mano di Copilot. Ti servirà anche un abbonamento a Copilot Pro o Copilot per Microsoft 365.
Con Copilot che impara a leggere la tua calligrafia, prendere appunti diventa ancora più facile e produttivo. Niente più fatica per decifrare i tuoi scarabocchi: ci penserà l'AI a trasformarli in testo chiaro e utilizzabile.
🎨Curiosità
2.1 L'intelligenza artificiale protagonista alle Olimpiadi di Parigi 2024
Le Olimpiadi di Parigi 2024 si preannunciano come l'edizione più tecnologica di sempre, con l'intelligenza artificiale (AI) pronta a rivoluzionare il modo in cui vivremo e interagiremo con l'evento sportivo più iconico del pianeta.
Dietro le quinte, l'AI sarà fondamentale per semplificare la vita ai 10.000 atleti coinvolti grazie a un chatbot in grado di rispondere a domande in linguaggio naturale. Ma non solo: l'intelligenza artificiale giocherà un ruolo cruciale anche nella sostenibilità dell'evento, con l'obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra del 50% grazie a sistemi intelligenti di gestione energetica e monitoraggio ambientale.
Le autorità francesi hanno ammesso di voler utilizzare sistemi di videosorveglianza potenziati dall'AI per monitorare i flussi di pubblico e sventare eventuali attentati. Una tecnologia già testata su concerti e partite di calcio, che sarà implementata durante i Giochi nel rispetto delle normative sulla privacy.
Una nuova esperienza per gli spettatori da casa
Chi seguirà le Olimpiadi da casa avrà a disposizione opzioni di visualizzazione inedite grazie alle innovazioni introdotte dall'Olympic Broadcasting Service in collaborazione con Alibaba e Intel. Streaming live in 8k, replay a 360 gradi, gemelli digitali tridimensionali degli atleti intervistati e contenuti personalizzati suggeriti dall'AI in base alle preferenze e alla nazionalità degli spettatori: un modo tutto nuovo di vivere l'emozione dei Giochi.
Per contrastare il cyberbullismo e le molestie online ai danni degli atleti, il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) ha implementato algoritmi di AI basata sul linguaggio naturale capaci di monitorare e mitigare in tempo reale gli abusi, individuando i contenuti nocivi. Un approccio che ha già dimostrato la sua efficacia durante l'Olympic Esports Week.
Talenti scoperti grazie all'AI
Intel ha adottato una piattaforma AI per rilevare le prestazioni e aiutare le organizzazioni sportive a identificare i talenti rimasti nell'ombra. Un progetto pilota lanciato in Senegal ha permesso di scoprire centinaia di giovani promesse che erano sfuggite alla selezione tradizionale.
Un aiuto prezioso per i giudici
In discipline come ginnastica e tuffi, sistemi avanzati di imaging basati sull'AI analizzano le prestazioni in tempo reale, fornendo ai giudici dati precisi e oggettivi su cui basare il loro giudizio. Un modo per rendere le valutazioni più eque e trasparenti, condividendo anche con il pubblico analisi dettagliate in tempo reale.
La piattaforma nasce con l'obiettivo di portare formazione e consapevolezza nel settore in rapida crescita dell'AI. Offriamo una newsletter settimanale gratuita con le notizie più interessanti e una sezione "AI Tools" dove selezioniamo e approfondiamo i migliori strumenti sul mercato. Inoltre, la nostra Academy offre corsi gratuiti e a pagamento su AI Generativa, Prompt Engineering e strumenti come Perplexity. Abbiamo anche un gruppo Telegram e risorse esclusive come il "Promptuario", una raccolta di prompt ottimizzati per modelli di linguaggio come ChatGPT e Perplexity.
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